Fausto Coppi, detentore del record di cinque vittorie del Giro d’Italia e due del Tour de France, è oramai entrato a far parte della leggenda ciclistica mondiale. Nacque a Castellania nel 1919, in provincia di Alessandria ed è proprio qui che Francesco Bellocchio dal 2003, nipote del Campionissimo, conduce l’azienda Vigne Marina Coppi dove da qualche anno affida alla doc di territorio, Colli Tortonesi, un Timorasso davvero interessante e meritevole di notorietà. Si chiama Fausto, in onore di suo nonno Fausto Coppi. Il nome dell’azienda Vigne Marina Coppi, invece, è dedicato alla figlia dell’Airone. La scelta dei vitigni storici piemontesi coltivati da Bellocchio, come Nebbiolo, Barbera, Croatina, Freisa, Favorita e Timorasso, esprime uno stretto legame con la tradizione. Inoltre la produzione si può definire artigianale: pochi ettari e tutto a conduzione familiare. La coltivazione, poi, vira verso il biologico censurando diserbanti e antibotritici.

Fausto e il Timorasso hanno in comune tra loro il fatto di essere dei veri e propri autoctoni del territorio. Il Timorasso è, appunto, un vitigno autoctono a bacca bianca della provincia di Alessandria, coltivato essenzialmente nelle Valli Curone, Grue, Ossona e in Val Borbera. Nei Colli Tortonesi è presente almeno dal Medioevo e viene citato nella prima enciclopedia agraria redatta dal bolognese Pier De Crescenzi nel XIV secolo. Vitigno difficile da gestire, vede una ridotta vigoria vegetativa e una maturazione piuttosto precoce, quindi è burbero e poco produttivo. Ha vissuto decenni di abbandono in nome di varietà più redditizie e riportato in auge, negli anni Ottanta, da vignaioli di grande talento, forti e coraggiosi come Walter Massa. Il Timorasso sa regalare sorprendenti potenzialità aromatiche e ha grandissime doti d’invecchiamento.
Il Timorasso Fausto 2012 è cresciuto e vissuto in un’ottima annata dal clima equilibrato ideale per mantenere integre le componenti aromatiche con mineralità e sapidità più piacevoli ed eleganti. Potente e gessoso ma anche elegante è il vino più rappresentativo al momento dell’azienda che lo ha visto salire per la prima volta quest’anno sul podio dei cinque grappoli. Paglierino carico con lampi dorati. Ha un naso seduttivo con profumi di acacia, tiglio, pesca bianca, poi resina e pietrisco. Al palato risulta tonico, vigoroso ma confonde la levità. Freschezza e innervature saline sono domate dal calore dell’alcol che insieme creano un’altalena di cuspidi arrotondate.
Il Timorasso Fausto 2012 è cresciuto e vissuto in un’ottima annata dal clima equilibrato ideale per mantenere integre le componenti aromatiche con mineralità e sapidità più piacevoli ed eleganti. Potente e gessoso ma anche elegante è il vino più rappresentativo al momento dell’azienda che lo ha visto salire per la prima volta quest’anno sul podio dei cinque grappoli. Paglierino carico con lampi dorati. Ha un naso seduttivo con profumi di acacia, tiglio, pesca bianca, poi resina e pietrisco. Al palato risulta tonico, vigoroso ma confonde la levità. Freschezza e innervature saline sono domate dal calore dell’alcol che insieme creano un’altalena di cuspidi arrotondate.
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