sabato 19 dicembre 2015

Metodo Classico o Charmat


Per ottenere un vino spumante è necessario eseguire una seconda fermentazione dello stesso vino. La scelta del contenitore in cui far sviluppare la rifermentazione è ciò che determina il metodo usato. Nel caso di seconda fermentazione in bottiglia, si sta praticando il metodo Classico, o Champenoise; nel caso in cui tutta la massa del vino subisca la seconda fermentazione in un unico contenitore di acciaio, si tratta del metodo Martinotti o Charmat, dall’inventore italiano Ingegner Martinotti e dal francese che lo ha reso famoso nel mondo, Monsieur Charmat.

 
Quale strada scegliere non è cosa da poco, il metodo classico prevede tempi molto lunghi, anche molti anni; il metodo Charmat consente di arrivare allo spumante finito in pochi mesi. Nel metodo classico inoltre, ogni bottiglia fa storia a se, nel metodo Charmat tutto il vino rifermenta insieme e ogni bottiglia sarà identica alle altre, almeno all’atto dell’imbottigliamento.

Lo spumante metodo classico non nasce nella Champagne francese, certo Dom Perignon, l’Abate benedettino che ne rappresenta l’emblema, oltre che il padre nobile, ebbe un’influenza senza pari al perfezionamento della produzione di vini spumante metodo classico della Champagne, oggi per tutti semplicemente gli Champagne,  però non ne fu lui l’inventore, dato che i vini con le bollicine erano già conosciuti ai tempi dei romani. L’Abate osservò, studio e probabilmente capì il principio della rifermentazione che avveniva in bottiglia, quella che sta alla base del metodo classico o, se preferite, del metodo champenoise, dalla regione della Champagne di Dom Perignon.

Lunghe rifermentazioni in bottiglia dunque, oppure brevi rifermentazioni in autoclavi isobariche. Certamente non finiscono qui le differenze, anche alla degustazione infatti i vini prodotti con metodi diversi risultano diversi. Generalmente i metodo classico sono più strutturati ed evoluti, sia al naso che al palato, mentre gli Charmat sono freschi e profumati, meno strutturati ma di beva molto più immediata.

Attenzione dunque a non considerare i metodi Charmat, ad esempio il famoso Prosecco, come degli spumante di serie B, sarebbe un grave errore! Sono semplicemente vini diversi, ciascuno con le sue caratteristiche e con i suoi lodevoli pregi. Ad esempio per un aperitivo facile e spensierato, per l’abbinamento con piatti leggeri e poco strutturati, un metodo Charmat potrebbe risultare molto più funzionale di un potente metodo classico.

lunedì 7 dicembre 2015

Gattinara Galizja Docg 2009 Il Chiosso

L’astrolabio è un antico strumento astronomico portatile che serviva ai naviganti per misurare l'altezza degli astri sull'orizzonte, poi sostituito con il sestante. Fu inventato intorno al II a. c. e perfezionato in pieno Rinascimento, poi sostituito quando subentrarono anche orologi meccanici nel 1600. Nella sua forma più semplice l’astrolabio è costituito da un disco graduato di una quindicina di centimetri di diametro, sul quale è segnato un raggio in corrispondenza dello zero. Al centro del disco è imperniata un’asta girevole, detta “alidada”, che si può far ruotare. Puntando il raggio verso una stella e l’alidada verso un’altra stella, si può conoscere la distanza angolare fra le due stelle. Allo stesso modo si può misurare l’altezza degli astri sull’orizzonte. Attualmente vengono costruiti astrolabi molto precisi muniti di cannocchiale. Anche nel nuovo mondo internettiano del 2.0 esistono astrolabi interattivi che navigano all’interno della volta celeste individuando la posizione delle costellazioni in ogni giorno dell’anno e in ogni ora del giorno.
  
Tutte le etichette dei vini dell’azienda Il Chiosso in Piemonte, più precisamente a Gattinara raffigurano degli antichi astrolabi, molto colorati e permeati da grande fascino e carisma come del resto lo sono tutti i vini prodotti. 
L'azienda Il Chiosso produce, da importanti cru storici , vini di prestigiose denominazioni quali GattinaraGhemme e Fara
 
Il Chiosso ha natali recenti, nasce nel 2007 dall’unione però, di chi il vino lo conosce e lo fa da sempre: il produttore ed enologo di Ghemme Marco Arlunno con Carlo Cambieri, proprietario di vigneti in Gattinara. L’azienda possiede superfici vitate dislocate sull’intero territorio dell’Alto Piemonte, principalmente a Nebbiolo dove qui viene chiamato Spanna, territorio dove il fiume Sesia segna il confine naturale tra la provincia di Vercelli e quella di Novara, e divide fisicamente le colline del Gattinara Docg e del Ghemme Docg, mentre il Fara Doc è poco più a Sud anche se è considerata la Doc più a Nord del Piemonte. 

Sul versante orientale invece sono dislocate le Colline Novaresi con le differenti tipologie di vitigno. Una in particolare ha una storia un po’ curiosa, quella dell’Erbaluce che, in questa zona con la denominazione Doc di Colline Novaresi, non può essere menzionata; ovvero, non può apparire in etichetta il nome del vitigno con il quale è prodotto. La cosa più assurda è che l’Erbaluce è l’unico vitigno ammesso da disciplinare. Così l’azienda chiama il vitigno “l’impronunciabile” per non subire sanzioni punitive. Altre aziende, in questa zona, si sono adeguate a chiamare l’Erbaluce “l’innominata”, “senza nome” ecc. perché le leggi sono strane, tutti lo sanno!!


 
Il Gattinara Galizja Docg 2009 ha in etichetta sempre un astrolabio con all’interno un drago che l’azienda ha voluto come metafora del drago descritto da Omero: “animale fantastico con vista acuta, agilità di un’aquila e la forza di un leone”. Le uve del Galizja (Nebbiolo 100%) variano dai 15 ai 40 anni di età e appartengono al vigneto più importante inserito nella zona più storica e più vocata di questa denominazione. La vinificazione avviene in botte grande e matura sempre in botte grande nuova e vecchia da 1000 e 5500 litri.
 
Veste un bel colore granato radioso. I suoi profumi sono eterei e soffusi con una ventata balsamica in primo piano che lascia il posto a un cioccolatino alla menta, ciliegie macerate in alcol, rose appassite e bastoncino di liquirizia. Fatui refoli salmastri nel finale. In bocca ha freschezza determinata e giusta struttura scandita da eleganza, come per un vestito di alta sartoria. Tannini fitti e maturi puntellano il palato delicatamente. Lunga sapidità. Incantevole.



 
Il Chiosso
Viale Marconi, 45/47/47a
13045 Gattinara (VC)
Tel. 0163 826739
www.ilchiosso.it
info@ilchiosso.it