mercoledì 23 aprile 2014

Porto Tawny

Un Porto Tawny invecchiato...
un vino di straordinaria complessità e qualità.
Il dolce ed elegante bicchiere di Porto e' calore latino. 
Questo vino accompagna diVinamente e in musicale armonia anche il minuto prima del sonno...almeno il mio. 

martedì 22 aprile 2014

Il Bruciato Bolgheri 2011 Tenuta Guado al Tasso

L'origine già dice tutto.
Il Bruciato, dai nobili natali, contiene l'anima di un terroir antico.
Un felice blend di Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah. Un vino rosso che affascina, raccontando  con garbo e complessi profumi una storia di raffinatezza e nobiltà.
Un vino a tutto tondo.

domenica 20 aprile 2014

Diòniso

Il mito di Diòniso, dio della vegetazione, della fertilità, della procreazione, della vite e del vino
Durante la loro storia millenaria la vite ed il vino hanno esercitato sulla cultura dell’uomo un’influenza rilevante e sotto molteplici aspetti superiore a quella di altri prodotti agroalimentari.

I valori simbolici, religiosi e culturali della vite e del vino sono stati espressi, fino dalle epoche più remote, in una serie vastissima di raffigurazioni. Si può, infatti, supporre che siano rari i musei, le chiese, i luoghi archeologici in cui non siano presenti opere d’arte attinenti alla vite ed al vino.

Tra i recipienti usati per il vino, oggetto in tutti i tempi di produzione artistica molto ampia e diversificata, è la coppa, alla quale sono stati attribuiti particolari valori simbolici: vaso dell'abbondanza (il seno materno che produce il latte); emisfero del cranio umano; recipiente della bevanda dell'immortalità. Secondo la nota leggenda medievale, il "Graal" era la coppa usata da Cristo nell'ultima cena, nella quale Giuseppe d'Arimatea raccolse il sangue del Salvatore crocifisso.

Altri recipienti usati per bere, conservare, trasportare e commerciare vino, costruiti in forme e dimensioni diverse, costituiscono un vastissimo settore in cui l’uomo ha espresso la sua ispirazione artistica: dalle anfore, ai vari contenitori di terracotta, di ceramica, di vetro, fino alle botti di legno con la faccia scolpita, tipiche della tradizione dei Paesi germanici, ed ai moderni, raffinati bicchieri, in cui si compendiano la bellezza artistica e le condizioni fisiche più adatte per la valutazione visiva ed organolettica dal vino.


L'arte è stata espressa anche in altri oggetti quali bottiglie, etichette ed anche cavatappi, di cui esiste una collezione di oltre 1200 esemplari costruiti durante gli ultimi tre secoli in vari Paesi del mondo.

Molto vasta e di antichissima origine è inoltre la poesia ispirata alla vite ed al vino, fiorita in tutti i tempi e presso le varie civiltà: dalle raffinate espressioni del Cantico dei cantici ai poemi omerici; dagli eleganti versi di Alceo, fino ai vari poeti latini, e successivamente, ai "Carmina Burana", stupendamente musicati da C. Orff nel 1937; dalle composizioni goliardiche di Morando da Padova al "Bacco in Toscana" di Redi che, fra l’altro, condannava duramente altre bevande, quali il caffè, la cioccolata e soprattutto la birra, ai poeti contemporanei, sia italiani (Carducci, Pascoli, Pavese, Trilussa ed altri), sia stranieri, tra cui Petöfi, il poeta della rivoluzione ungherese, che assimilava il vino alla poesia e in particolare Baudelaire, che al vino dedica cinque poesie, in cui esprime i diversi, profondi sentimenti che legano l'uomo a questa bevanda. Il vino ha ispirato anche poeti di culture orientali, di cui l'esempio più celebre è Omar Khayyam, vissuto in Persia tra il 1000 ed il 1100, che al vino dedicò molte delle sue celebri "quartine". Vari sono, infine, i riferimenti alla vite e soprattutto al vino anche nell’antica poesia cinese.

Nella cultura popolare l'interesse per la vite ed il vino è documentato anche dall’esistenza di numerosissimi proverbi, tramandati da secoli nei vari Paesi viticoli molti dei quali giocosi, caricaturali o sarcastici, altri didascalici attinenti alle tecniche viticole ed enologiche, altri ancora moraleggianti. In una recente pubblicazione sono stati raccolti e commentati circa 5.500 proverbi italiani, molti dei quali comuni a varie regioni e spesso espressi in forma dialettale.

venerdì 18 aprile 2014

Vino e Cioccolato

Un recente studio neurofisiologico sottolinea come il cioccolato che fonde nella cavità orale provochi un aumento dell’attività cerebrale e delle pulsazioni cardiache più intenso e duraturo di un 'bacio appassionato'.

'Beato il cioccolato, che dopo aver corso il mondo attraverso il sorriso delle donne, trova la morte nel bacio saporoso e fondente delle loro bocche' ( Fisiologia del gusto di Anthelme Brillat-Savarin)

Proprio  come per il vino, sono in molti a sostenere i benefici di un consumo moderato e regolare di cioccolato. Studi scientifici ne sostengono i positivi effetti sul sistema cardiocircolatorio grazie alle proprietà antinfiammatorie dei flavonoidi che contrastano l’ipertensione, aiutando a regolare la pressione arteriosa, assieme a proprietà antitumorali e nootropiche (psicostimolazione e aumento delle capacità cognitive); non provate invece le leggendarie virtù afrodisiache spesso descritte in letteratura o al cinema, ma comunque regalare o condividere cioccolatini resta comunque un gesto romantico carico di significati. 

Vino e cioccolato:
Col “noir” assoluto e con gli extreme 90-99%, abbinamenti altrettanto estremi con acqueviti invecchiate quali Rum, Brandy, Cognac e Armagnac.
Con percentuali medie e medio-alte di cacao vini liquorosi, come Jerez, Marsala, Vermut, Porto Tawny, Banyuls e Pineau Charentais. 
Con il Cioccolato bianco o al latte vini bianchi di grande spessore come Tokaji Aszù, Albana Passito, Greco di Bianco.
Un abbinamento analcolico, ma comunque non meno inebriante, con un buon caffè Blue Mountain o con particolari té come i Pu Er e gli affumicati Lapsang Souchong.

Il caffè Blue Mountain e' il miglior caffè al mondo: lo "champagne dei caffè". Proprio come lo "champagne DOC" francese, per cui l'origine delle uve è rigorosamente controllata, anche la zona in cui le piante di caffè Jamaica Blue Mountain possono essere coltivate viene controllata con estrema cura. 

A sottolineare la sua scarsità ed esclusività, il Jamaica Blue Mountain è praticamente l'unico caffè al mondo a essere confezionato in tradizionali barili di legno invece che in sacchetti.
Oggi, la produzione annuale del caffè verde Jamaica Blue Mountain rimane estremamente bassa e l'85-90% di essa è esportata in Giappone, facendone una delle varietà più rare, lussuose, ricercate e deliziose al mondo.

lunedì 14 aprile 2014

Montalcino: meta enologica


Montalcino, storia e passato medievale. La città del Brunello una vera e propria capitale economica e culturale del territorio senese.
La cultura del cibo e il connubio di saperi e sapori in perfetto equilibrio tra tradizione e modernità.
Il Brunello si produce con l'uva Sangiovese. E' subito apprezzato, ma la produzione è limitata e, soprattutto, lo fanno in pochi.
Poi un giorno, arriva un signore piemontese, Ezio Rivella, noto enologo, ancora qui sconosciuto; l'enologo qusi sconosciuto, inzia a girare fra le colline montalcinesi perchè ha in mente un progetto ambizioso e lo realizza attraverso le risorse economiche di una famiglia italo-amaericana, i Mariani di NY.
Da quel momento, nulla sarà più come prima a Montalcino.
Questa è la storia di un sogno, della realizzazione di un'azienda vinicola pensata per essere un modello vincente, un riferimento. Infatti un'azienda nata dall'intrapredenza di un uomo, ha trasformato un intero territorio decretandone la fortuna e rendendolo famoso in tutto il mondo.



Vivere in un posto così bello fa bene a tutti i sensi

venerdì 11 aprile 2014

Curtefranca rosso 2006 Ca' del Bosco

Curtefranca rosso 2006
Ca' del Bosco.
Morbido e piacevole.
Un blend di lusso che si ammanta di classe, eleganza...intenso, con una bassa astringenza, dal lieve e caratteristico sapore erbaceo.
Un vino dalla erre moscia.