lunedì 15 febbraio 2016

Spumentaggiante Trentino





Altemasi TrentoDoc Riserva Graal 2003 Cavit.
 
Cavit è un colosso nei numeri con 11 cantine, 4500 viticoltori associati e 5500 ettari vitati. Collabora con il rinomato Istituto Agrario di San Michele all’Adige che forma i tecnici più qualificati. In questo grande parco vino, tra le 100 etichette, ci sono realtà ben delineate e di mirabile densità qualitativa come questa perla annoverata tra i migliori spumanti italiani. Altemasi difatti rappresenta la linea di eccellenza degli spumanti Cavit. Le vigne sono posizionate tra i 600 metri s.l.m. Riserva Graal ha Chardonnay al 70% e Pinot Nero al 30 %, fa fermentazione parte in acciaio e parte in barrique usate e sosta sui lieviti per 72 mesi. Nel calice c’è dell’oro fuso, dove si susseguono note calde ed evolute di frutta esotica matura, nocciole tostate, miele di castagno, caramella d'orzo e pane abbrustolito. In bocca è a tutto tondo, ricco, strutturato, rifinito da una freschezza ancora a lunga gittata. Questo 2003 con sboccatura 2010 ha creato desideri confusi e bisogni imperiosi di assaggi senza sosta.
 
 
Cavit
Via Ponte, 31
38123 Trento
Tel. 0461381711
cavit@cavit.it
www.cavit.it
 
 
Pojer e Sandri Brut Rosè S.A.
Un metodo classico trentino che ha voluto distinguersi dagli altri Trentodoc e Talento con un'originale definizione "Spumante delle Dolomiti". L'azienda nasce nel 1975 dall'incontro di Fiorentino Sandri e Mario Pojer. Li unì la volontà di produrre vino di gran pregio dai due ettari di vigneti posti tra la Valle dell’Adige e la Valle di Cembra, precisamente sulla collina di Faedo. Attualmente si contano 32 ettari vitati che abbracciano un ampio ventaglio di varietà a bacca nera e bianca. Il Brut Rosè S.A. ha un'etichetta fuori dai canoni convenzionali e rappresenta l'opera di un pittore tedesco rinascimentale, Albrecht Dürer che ritrae una coppia di contadini che ballano. 50% Chardonnay e 50% Pinot Nero. Vino base vinificato in barrique, poi 20 mesi sur lie. Bello, invitante non scontato. Un'effervescenza sottilissima si muove sinuosa nel rosa tenue con venature ramate. Gradevole la percezione fragrante su profumi delicati di ciclamino e ribes. Quando uno spumante dà emozione ed esprime tutta la sua affascinante inquietudine.
 
 
Pojer e Sandri
Via Molini, 4
38010 Faebo TN
Tel. 0461 650342
info@pojeresandri.it
www.pojeresandri.it
 
 
Trentodoc Riserva Quore 2008 Letrari
Uno Chardonnay in purezza e il tocco magico di Lucia Letrari con la sua personalità ed eleganza esteso in questo Trentodoc veramente sorprendente. Con Letrari si va a una sapiente combinazione tra tradizione e ricerca del buono e bello in continuo movimento. L’azienda, nata nel 1976 con Leonello Letrari definito “il grande vecchio” dello spumante trentino, è oggi condotta da un affiatato entourage familiare capitanato da sua figlia Lucia, donna di grande charme, enologa e perfetta pr. Quore è adatto alla seduzione già quando il suo colore dorato s’intravede nella bottiglia di vetro trasparente. Il suo fine perlage si eleva al cielo con suono ovattato dissolvendo profumi leggiadri di limone d’Amalfi, polline e soffi tostati. La bocca è cremosa con bella sapidità e freschezza. Vino base vinificato in barrique, poi 5 anni sur lie. Sete e velluti per chi vuole essere coccolato a tutto pasto.
 
 
Letrari
Via Monte Baldo, 13/15
38068 Rovereto TN
Tel. O464 480200
info@letrari.it
www.letrari.it
 
 
 
 

lunedì 8 febbraio 2016

AR.PE.PE. Rosso di Valtellina

 
AR.PE.PE.
Rosso di Valtellina

 
Il fiume Adda traccia il corso della Valtellina partendo dalla valle di Cancano per confluire nel lago di Como; un lento lavoro, lungo i secoli, ha separato questa vallata dal resto del paese, confinandola in una cornice di montagne tra le più alte d’Europa.
Il versante retico, interamente affacciato a sud, scaldato dal sole e mitigato dall’azione del letto d’acqua, ha permesso alla vitis vinifera di crescere in un ambiente ideale per la produzione di uve di qualità.
I vigneti, dislocati tra i 350 e i 700 metri sul livello del mare, sono sotto il flusso di una costante ventilazione e beneficiano di una considerevole luminosità; l’altitudine apporta i giusti sbalzi termici che, nel periodo estivo, oscillano tra gli 8 e i 20 °C.
Le rocce innalzano la temperatura e rilasciano il calore stivato dal sole, evitando così il rischio di gelate tardive.
 
 
Il suolo, ripido, altamente drenante, con scarse capacità di ritenzione apporta il giusto stress alle piante e costringe le radici a spingersi in profondità, tra le fessure rocciose, in cerca di acqua, in un terreno composto prevalentemente di sabbia e limo.
La mano dell’uomo deve fare il resto: terrazzamenti, raccolta manuale in piccole casse, percorsi poco agibili sono solo alcuni delle difficoltà che i produttori fronteggiano durante l’anno.
Nel 1984 Arturo Pelizzatti Perego, portando avanti l’attività di famiglia, più precisamente del padre e del nonno, fondò l’azienda agricola ARPEPE, con l’intento di imbottigliare la miglior espressione territoriale della Valtellina; Tredici ettari vitati interamente dedicati al Nebbiolo, conosciuto localmente come Chiavennasca, unico vitigno da loro coltivato, con una dedizione quasi sacrale.
 
 
 
Sassella Rocce Rosse 2005 è una delle etichette di punta, affiancata dagli altri due Crus, Buon Consiglio e Vigna Regina, prodotti solo nelle annate favorevoli.
Questo Nebbiolo, grazie alla sua spesse buccia permette agli enologi Isabella e Emanuele Pelizzatti di spingere la macerazione per oltre cinquanta giorni, affinando il vino quattro anni in botti di castagno e rovere per finire poi con altri tre anni in vetro.
Il risultato è intenso. Il naso sfodera una serie di note scure: prugna, tabacco, amarena, sono seguite da chiodi di garofano e pepe; una nota di pietra focaia e di legno amplia il ventaglio aromatico, spostando il vino verso una personalità ancora più cupa. In bocca la freschezza è rappresentata da una vivace sensazione di agrumi; i tannini mostrano una sopraffina eleganza, mentre a deliziare il palato, sono i continui ritorni fruttati.




Degna di nota è anche la Vendemmia Tardiva Ultimi Raggi. La leggera surmaturazione in pianta delle uve provenienti dai terrazzamenti collocati a 650 metri sul livello del mare, dona a questo vino buona struttura e gradazione alcolica.
Le note floreali si alternano armoniosamente a sentori tostati, mentre il palato gode anche qui di freschezza tutt’altro che debole.






AR.PE.PE
Via del buon Consiglio 4,
23100 Sondrio
Tel. 0342214120
www.arpepe.com
info@arpepe.com